Il 17 febbraio 2011 a Parma si è tenuto un presidio dell'USI AIT settore cooperative sociali davanti agli uffici comunali per denunciare la situazione venutasi a creare dopo l'ultimo cambio di appalto riguardante i gruppi appartamento per disabili, vinto dalla "Coop Pro.ges" vero colosso del settore.
Oggi, giovedì 17 febbraio, s’è tenuto il presidio indetto dall’USI per denunciare la situazione che stanno vivendo i gruppi appartamento per disabili gestiti dalla coop. Proges.
Il determinato e colorato presidio, che ha coinvolto una ventina tra lavoratori e solidali, è stato effettuato davanti al DUC, perché il servizio è stato appaltato alla coop. Dall’Agenzia Disabili, che è quindi responsabile rispetto ad eventuali mancanze della Proges.
Diverse le rivendicazioni presentate: in particolare, si segnalano i disagi enormi che alcuni gruppi stanno vivendo per la mancanza di automezzo, cosa che rende difficoltose non solo le attività essenziali quali le visite mediche e le normali attività di routine quotidiana che ogni comunità deve espletare, e che quindi sono ancor più importanti rispetto a disabili, ma di fatto impedisce anche ogni attività di carattere sociale e relazionale, penalizzando quindi la qualità della vita delle persone coinvolte.
Altro aspetto importante è il netto peggioramento salariale che i lavoratori stanno subendo riguardo ad attività di soggiorno esterno, nelle quali i disabili hanno la possibilità – a spese loro- di poter effettuare brevi periodo di vacanza; infatti, Proges applica un accordo stipulato nel 2002 (!) con CGIL-CISL, non riconoscendo quanto USI aveva pattuito successivamente con la coop. che gestiva il servizio prima di Proges: la differenza netta in busta è notevole, circa un 20-30% in meno. Di conseguenza, i lavoratori coinvolti hanno proclamato il blocco delle trasferte, “fino a quando non saranno ripristinate condizioni dignitose”, spiega Claudio Papotti, rappresentante degli stessi.
Una delegazione è stata ricevuta in Agenzia Disabili, dove è stata rassicurata circa un impegno per risolvere il problema-auto, una volta avuti i riscontri economici di ogni singola struttura da parte della coop,e la volontà di mediare con la Coop. affinchè si possa riaprire la trattativa, poiché i soggiorni restano parte integrante dell’appalto vinto dalla coop. stessa, che quindi è tenuta a rispettare il vincolo. E, date le caratteristiche degli utenti, “è impensabile ed irresponsabile mandare operatori che non conoscono gli ospiti nelle strutture”.
Oggi, giovedì 17 febbraio, s’è tenuto il presidio indetto dall’USI per denunciare la situazione che stanno vivendo i gruppi appartamento per disabili gestiti dalla coop. Proges.
Il determinato e colorato presidio, che ha coinvolto una ventina tra lavoratori e solidali, è stato effettuato davanti al DUC, perché il servizio è stato appaltato alla coop. Dall’Agenzia Disabili, che è quindi responsabile rispetto ad eventuali mancanze della Proges.
Diverse le rivendicazioni presentate: in particolare, si segnalano i disagi enormi che alcuni gruppi stanno vivendo per la mancanza di automezzo, cosa che rende difficoltose non solo le attività essenziali quali le visite mediche e le normali attività di routine quotidiana che ogni comunità deve espletare, e che quindi sono ancor più importanti rispetto a disabili, ma di fatto impedisce anche ogni attività di carattere sociale e relazionale, penalizzando quindi la qualità della vita delle persone coinvolte.
Altro aspetto importante è il netto peggioramento salariale che i lavoratori stanno subendo riguardo ad attività di soggiorno esterno, nelle quali i disabili hanno la possibilità – a spese loro- di poter effettuare brevi periodo di vacanza; infatti, Proges applica un accordo stipulato nel 2002 (!) con CGIL-CISL, non riconoscendo quanto USI aveva pattuito successivamente con la coop. che gestiva il servizio prima di Proges: la differenza netta in busta è notevole, circa un 20-30% in meno. Di conseguenza, i lavoratori coinvolti hanno proclamato il blocco delle trasferte, “fino a quando non saranno ripristinate condizioni dignitose”, spiega Claudio Papotti, rappresentante degli stessi.
Una delegazione è stata ricevuta in Agenzia Disabili, dove è stata rassicurata circa un impegno per risolvere il problema-auto, una volta avuti i riscontri economici di ogni singola struttura da parte della coop,e la volontà di mediare con la Coop. affinchè si possa riaprire la trattativa, poiché i soggiorni restano parte integrante dell’appalto vinto dalla coop. stessa, che quindi è tenuta a rispettare il vincolo. E, date le caratteristiche degli utenti, “è impensabile ed irresponsabile mandare operatori che non conoscono gli ospiti nelle strutture”.
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