Il trio concertativo non si smentisce mai!
Ecco il volantino che in data odierna, verrà distribuito dal Coordinamento della sanità al presidio all'entrata del San Raffaele dove Cgil, Cisl e Uil avevano preannunciato una loro convocazione, dopo aver distribuito un volantino in cui attaccavano e prendevano le distanze dalla maggioranza delle RSU del San Raffaele. Successivamente essi hanno fatto sapere che spostavano il loro presidio, forse intimoriti dal precipitare degli eventi, davanti alla sede dell' AIOP, cioè l'associazione padronale della sanità.
La RSU del San Raffaele ha nel frattempo convocato i lavoratori fin dalle ore 8 in assemblea generale, aperta anche alle forze sociali esterne.
La giornata al San Raffaele di venerdì 19 aprile 2013
La
giornata è iniziata con la convocazione della assemblea generale. Una
assemblea molto partecipata ed emozionata che ha avuto una breve durata.
Si è fatto il punto sulla situazione. Poi alcuni lavoratori e
lavoratrici che avevano ricevuto la lettera di licenziamento hanno
portato la loro testimonianza. Ciascuno di loro è stato accolto da un
calorosissimo applauso e grida di incoraggiamento. Era una assemblea
aperta a tutte le situazioni interessate. Si è poi snodato un lungo
corteo dove campeggiava lo striscione del “coordinamento lavoratori
della sanità”. Man mano che si proseguiva all’interno il corteo si
arricchiva di bandiere del sindacalismo di base e dell’USI.
Giunti
davanti all’entrata dell’accettazione le porte erano sbarrate da un
numeroso contingente di polizia munita di scudi e manganelli.
La
pressione dei lavoratori e delle lavoratrici è riuscita a sfondare una
delle entrate alla sala dell’accettazione. Una lavoratrice è rimasta
ferita ed è finita a terra dove ha atteso, sotto cura dei presenti, di
essere trasportata al pronto soccorso. E’ stata data una comunicazione
agli utenti che potevano recarsi a fare le prestazioni sanitarie
direttamente senza passare dalle casse, che nel frattempo si erano
chiuse. Anche l’azienda ha fatto comparire una scritta in cui avvisava
la stessa cosa, aggiungendo che le fatture sarebbero state recapitate a
casa.
L’occupazione
di quello spazio da parte dei lavoratori e lavoratrici oltre ad essere
un importante forma di lotta, per colpire l’azienda nel punto più
sensibile, quello del mancato incasso, ha avuto anche il senso di
sollecitare l’azienda a dare una risposta per aprire il tavolo delle
trattative. Risposta che non è mai arrivata. Nel corso del presidio è
stata data lettura di un comunicato del “coordinamento” che annunciava
lo sciopero generale regionale della sanità per la giornata dell’8
maggio indetto dalle sigle unitarie del sindacalismo di base, elencando
tutti i problemi rivendicati, dal ritiro dei licenziamenti al San
Raffaele alle varie vertenze aperte nel settore della sanità.
Il
tentativo da parte della “sinistra della Cgil” di far intervenire
Cremaschi per spiegare che non tutta la Cgil ha un comportamento
vergognoso come quello tenuto al San Raffaele, è stato interrotto. La
cosa importante al momento è la lotta che stanno attuando i dipendenti
del San Raffaele.
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