6.13.2012

Proclamazione Sciopero Generale, 22 giugno 2012.


La scrivente Organizzazione Sindacale Unione Sindacale Italiana – Sezione d’Italia dell’AIT, unitamente ai propri sindacati di settore USI-Sanità, USI-Postel, USI-LEL, USI-Cooperative Sociali, USI-IUR proclama lo SCIOPERO GENERALE di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata del 22 giugno 2012, ad esclusione della Regione Emilia Romagna. Visto il perdurare della crisi economica, pretendiamo che il Governo garantisca a tutti reddito e servizi per continuare a vivere dignitosamente, recuperando risorse dall’evasione fiscale e dai redditi maggiori ed eliminando spese inutili quali quelle militari, ripartendo il lavoro disponibile, ampliando gli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori in modo continuativo.”


Lo sciopero generale è indetto:

- Per il ritiro e cancellazione immediata della cosiddetta “Riforma Fornero” in materia di diritto del lavoro e pensioni;
- contro qualsiasi tentativo di far pagare i costi della crisi solo ai lavoratori con l’aumento dell’età pensionabile e il blocco dei salari rispetto all’inflazione;
- per il rinnovo dei contratto di lavoro bloccati dal governo;
- per forti aumenti salariali, slegati dalla produttività aziendale, e pensionistici e la garanzia a tutti di reddito e servizi adeguati;
- per il ripristino della scala mobile;
- per una drastica riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a parità di salario (lavorare meno – lavorare tutti);
-per l’abolizione dell’appalto, affinché tutti i lavoratori siano assunti direttamente dall’azienda committente;
  -per la cancellazione di tutti i ticket sanitari al fine di una Sanità pubblica e gratuita per tutti;
-per l’eliminazione delle tasse scolastiche e universitarie, e la gratuiticità dei testi di scuola, per i redditi bassi al fine di garantire un’istruzione laica e pubblica;
  -per garantire mezzi pubblici (treni e autobus cittadini) gratuiti per disoccupate/i e per i bassi redditi;
- per garantire l’abitazione a tutti a partire da case popolari con affitto ad equo canone;
  -per l’eliminazione di ogni forma di precarietà lavorativa e l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori precari e in nero, perché il lavoro sia oggetto di forti investimenti nell’ambito della sicurezza;
-per l’eliminazione delle spese militari e contro le logiche belliciste e securitarie; i risparmi derivanti da queste inutili spese potranno essere utilizzati per creare nuova occupazione e garantire servizi quali sanità e istruzione;
  -per l’abolizione di tutta la legislazione antisciopero;
  -per la cancellazione di tutte le cosiddette “grandi opere” (TAV, Ponte di Messina, centrali nucleari, ecc.);
  -per la regolarizzazione generalizzata (Permesso di Soggiorno) per tutte le immigrate e immigrati.

Il Segretario Nazionale USI-AIT
Enrico Moroni

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