6.11.2012

Azioni di protesta in Polonia durante l’apertura di EURO 2012.



L’8 Giugno si é aperto a Varsavia il campionato europeo di calcio. La città era piena di polizia, militari e tifosi. Il sindacato anarchico polacco ZSP-AIT e il comitato di difesa degli/lle inquilini/e hanno organizzato proteste contro la politica dell’evento. L’azione ha avuto luogo nei pressi dello stadio, in modo che migliaia di persone potessero prenderne atto. Abbiamo parlato del denaro speso per gli europei di calcio e del fatto che dell’evento profittano solo la UEFA (che é stata esentata dal pagamento delle tasse) e un pugno di inprenditori. Circa 26 miliardi di Euro sono stati spesi dallo Stato per l’evento – denaro che proviene dalle tasche dei lavoratori e delle lavoratrici. Mentre la Polonia spende somme impressionanti per i giochi, i bambini soffrono la fame, le caffetterie delle scuole vengono privatizzate, i servizi sociali decurtati e i prezzi delle merci aumentati. Un nostro compagno della ZSP ha anche ricordato nel suo intervento che un’impresa che ha costruito lo Stadio Nazionale di Varsavia ha dichiarato bancarotta a inizio settimana a causa del mancato ricevimento di pagamenti. Ciò significa che una quantità di ditte subappaltatrici e di dipendenti non hanno ricevuto le loro paghe. Questi hanno minacciato di bloccare il campionato europeo, ma non l’hanno fatto. I lavoratori e le lavoratrici impiegati nello stadio sono stati anch’essi truffati, poichè riceveranno paghe inferiori a quelle promesse. Anche loro hanno minacciato uno sciopero, senza però attuarlo. Questa situazione, nella quale le masse lavoratrici disorganizzate vengono sconfitte dal disfattismo in un Paese dove i sindacati sono concilianti con i nemici della classe lavoratrice, crea sempre più numerosi problemi sociali. I manifestanti invitano all’autoorganizzazione per potersi difendere contro questi abusi.

Una ghigliottina é stata esposta dai dimostranti, che hanno spiegato che, se la classe politica continuerà a tagliare la spesa sociale, saranno le teste dei politici a dover essere tagliate. Dopo la manifestazione alcuni compagni si sono recati nei pressi della stazione di polizia per protestare contro l’arresto di attiviste di Femen che avevano inscenato altre azioni di protesta allo stadio

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