Già dal 31 dicembre 2009 è scaduto il contratto collettivo nazionale per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative sociali. Per lo scorso rinnovo abbiamo dovuto attendere 31 mesi quanto dovremmo attendere questa volta? Mentre la casta al Governo tramite la “manovra d’estate” fa una dichiarazione di guerra alla società civile colpendo maggiormente le fasce sociali più deboli, anche CGIL-CISL-UIL da un lato e Legacoop-Confcooperative-AGCI dall’altro temporeggiano sulla nostra pelle di lavoratori di cooperative sociali (e su quella dei lavoratori impegnati nelle coop. B che in certa misura provengono da fasce svantaggiate e dei lavoratori inquadrati col poco tutelante CCNL delle coop sociali pur essendo impegnati in tutt'altro ambito).
Le conseguenze di questo ritardo si ripercuotono anche su coloro di cui ci occupiamo: bambini, anziani, disoccupati, minori con disagio, migranti, rifugiati politici, disabili fisici e psichici, minoranze etniche, ragazzi e ragazze con problematiche scolastiche o con l’uso di sostanze, detenuti: come possiamo sostenere adeguatamente queste persone quando la continua erosione del potere d’acquisto dei nostri stipendi – attualmente percepiamo di media circa 900 € al mese!!! – rende sempre più incerto ed insicuro il nostro stesso presente per non parlare del nostro futuro? BASTA CON I RITARDI NEL RINNOVO DEI CONTRATTI! Chiediamo immediatamente un contratto dignitoso con aumenti salariali lontani dalle cifre irrisorie che si sono sentite finora e legati all´inflazione reale così come chiediamo il riconoscimento di tutti gli arretrati. Vogliamo l’equiparazione dei trattamenti economici e normativi con i contratti del pubblico impiego, la cessazione dell’uso della banca ore, del precariato, dello sfruttamento, del mancato riconoscimento dei titoli di studio, dei ricatti e dell’eccessiva flessibilità. Chiediamo la fine della politica delle esternalizzazioni in ambito socio-assistenziale: mortificante e ricattatorio per i lavoratori, di dubbia efficacia, di dubbio risparmio e strumento di smantellamento dello stato sociale.
Facciamo un lavoro faticoso, impegnativo e di grande responsabilità ma ciò nonostante siamo invisibili.
A U T O R G A N I Z Z I A M O C I !
coopsociali@usi-ait.org 345.80.15.910
Le conseguenze di questo ritardo si ripercuotono anche su coloro di cui ci occupiamo: bambini, anziani, disoccupati, minori con disagio, migranti, rifugiati politici, disabili fisici e psichici, minoranze etniche, ragazzi e ragazze con problematiche scolastiche o con l’uso di sostanze, detenuti: come possiamo sostenere adeguatamente queste persone quando la continua erosione del potere d’acquisto dei nostri stipendi – attualmente percepiamo di media circa 900 € al mese!!! – rende sempre più incerto ed insicuro il nostro stesso presente per non parlare del nostro futuro? BASTA CON I RITARDI NEL RINNOVO DEI CONTRATTI! Chiediamo immediatamente un contratto dignitoso con aumenti salariali lontani dalle cifre irrisorie che si sono sentite finora e legati all´inflazione reale così come chiediamo il riconoscimento di tutti gli arretrati. Vogliamo l’equiparazione dei trattamenti economici e normativi con i contratti del pubblico impiego, la cessazione dell’uso della banca ore, del precariato, dello sfruttamento, del mancato riconoscimento dei titoli di studio, dei ricatti e dell’eccessiva flessibilità. Chiediamo la fine della politica delle esternalizzazioni in ambito socio-assistenziale: mortificante e ricattatorio per i lavoratori, di dubbia efficacia, di dubbio risparmio e strumento di smantellamento dello stato sociale.
Facciamo un lavoro faticoso, impegnativo e di grande responsabilità ma ciò nonostante siamo invisibili.
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