10.26.2010

Quello che non ci è stato detto sulle pensioni francesi

La vita media è aumentata, innalzando la percentiale di pensionati dal 20% del 1960 al 50% de 2050. Ma il numero di persone che contribuiscono alla sistema previdenziale è cresciuto costantemente fino al 2010. La produttività mediana è aumentata di uno sbalorditivo 500% dal 1960 al 2010. Se questa produttività è intercettata un lavoratore nel 2010 puó pagare la pensione di un pensionato con la stessa facilità con cui avrebbe potuto pagare il 20% della pensione di qualcun altro nel 1960. 
Altro problema è che , anche attenendoci alle cifre ufficiali, il 23% dei giovani non ha lavoro e non puó contribuire alla pensione di nessuno.

Lo scenario peggiore del Orientation Council on Pensions prevede un deficit di 120 miliardi di euro nel 2010; sarebbe il 3% del PIL francese. C'è un fatto che gli allarmisti ben pagati vogliono trascurare; La Francia è un paese molto ricco. Il PIL ha raddoppiato negli ultimi vent'anni e ci si aspetta raddoppi ancora una volta per il 2050. Negli ultimi trent'anni il 10% del PIL è stato trasferito dai percettori di salario a quelli di profitto. Fa otto volte il deficit corrente del sistema pensionistico. Quando il deficit delle pensioni è causato dal trasferimento di ricchezza ai già ricchi non c'è alcuna levata di scudi nei media commerciali. Per definizione quelli che controllano i media sono già fin troppo ricchi per fregarsene delle pensioni.


Le cosidette riforme de 1993, 2003 e 2007 hanno già spinto in giù le pensioni tra il 15% e 20%. Questo ha spinto milioni di anziani sotto la soglia di povertà. Metà dei nuovi pensionati riceve meno di 1000 euro al mese. Il gruppo più colpito sono le donne hanno fatto sacrifici allo scopo di allevare bambini, a costo di interrompere le proprie carriere.

Il rischio più grande è che il sistema contributivo venga rimpiazzato da uno basato sulla capitalizzazione. Nel 2008 abbiamo visto cosa ció comporta. Presto ci sarà un'altra misteriosa, imprevedibile
crisi e i politici consegneranno quel denaro per le pensioni ai miliardari e alle loro mega-compagnie lasciando milioni di persone troppo vecchie per lavorare e troppo giovani per morire.

In presenza di volontà politica, ci sono molte alternative. I deficit sparirebbero se sgravi fiscali e sussidi per i più ricchi fossero eliminati. Basti considerare questa cifra; i dividendi ammontano al 10% del PIL francese.
 
Come spesso capita, non ci sono "forze oggettive" che rendono i tagli alle pensioni una "sfortunata necessità"; c'è solo l'avidità dei ricchi e le loro bugie.
Resa incondizionata o resistenza; la scelta sta a noi, in Francia e dovunque.

Per saperne di più su sulla battaglia in corso segui i seguenti link: http://cnt-ait.info

No comments:

Post a Comment