10.20.2013

Report sciopero generale 18 ottobre

Il giorno dopo lo svolgimento dello sciopero generale possiamo dire che sia stata corretta la scelta di dare vita e partecipare alle iniziative locali per dare visibilità e radicamento territoriale allo sciopero e alle sue motivazioni.
Alcune valutazioni, immagini e filmati dalle varie località.




Cosenza
Comunicato dell'Usi-Ait Calabria sullo sciopero del 18 ottobre 2013.

Una bella giornata quella del 18 Ottobre a Cosenza. L'Usi-AIt Calabria ha dato vita a una propria iniziativa in occasione dello sciopero nazionale.
I Compagni e le compagne, presenti in piazza 11 settembre, hanno distribuito i volantini dello sciopero, incontrato uomini e donne spesso interessati e favorevolmente colpiti dalle rivendicazioni espresse dall'Usi-Ait.
Il panorama sociale di cui si ha avuto sentore, durante l'iniziativa è stato, senza dubbio, quello di una scarsa informazione dei passanti circa lo sciopero e le numerose questioni ad esso connesse. Questo dato, emerso non nel corso della formulazione di sterili teorie ma raccolto sulla strada, ha dimostrato che la convinzione per la quale la lotta si fa con una presenza costante sul territorio, con l'incontro e il confronto è la strada da perseguire, fuori da ogni logica di accentramento e di verticalizzazione.
Forte di tale consapevolezza l'Usi-Ait Calabria intende continuare il proprio giovane percorso con rinnovata forza ed entusiasmo.

Usi-Ait Calabria

FIRENZE: UN CORTEO DI LOTTA

Un corteo di circa 600 persone è partito dalla stazione Santa Maria Novella, ha percorso le vie del centro fiorentino fermandosi davanti alla sede del Consiglio Regionale e alla Prefettura, per finire davanti alla sede della Confindustria.
Un corteo di lavoratori in sciopero (soprattutto cooperative, sanità, poste, telecomunicazioni, scuola e università) e di studenti in lotta (prevalentemente studenti medi che hanno occupato alcune scuole).
 Piccoli gruppi di lavoratori sono giunti a Firenze anche da Siena,  Pisa, Carrara e Livorno.
 Un corteo la cui riuscita non era per niente scontata  e che ha visto la partecipazione di tanti lavoratori e studenti che di sicuro non sarebbero potuti andare a Roma o Milano.
Grosso è stato il contributo organizzativo, di presenza e di contenuti  dell’area libertaria.
Il corteo è stato convocato dall’USI-AIT Toscana, dalla CUB, dai Cobas Poste, dal Collettivo di Scienze,  da 2 centri sociali (CPA e Cienfuegos), dal dall’Ateneo Libertario Fiorentino, dal Comitato Comunista “F.Dinucci”, dal PCL. A queste sigle si è unita La Rete dei Collettivi studenteschi che è giunta in corteo al concentramento di Santa Maria Novella
Il corteo è stato aperto da uno striscione  unitario “Noi non paghiamo la vostra crisi – Opposizione sociale”.
Dopo di che si sono snodati vari spezzoni che in alcuni momenti del corteo si sono intrecciati tra loro.
Il settore studentesco , consistente soprattutto all’inizio è stato decisamente il più vivace e rumoroso ha animato la manifestazione  con slogan specifici su scuola e università, ma anche in generale contro il sistema sociale vigente.
Decisamente numerosa la presenza in piazza della CUB che come l’USI ha optato per le manifestazioni locali.
All di sopra delle aspettative, è stato il settore dell’USI e dell’Area Libertaria . Più di un centinaio di compagni hanno sfilato dietro a gli  striscione dell’USI,  dell’Ateneo Libertario Fiorentino, del Kronstadt Anarchico Toscano. Tante le  bandiere anarco-sindacaliste e anarchiche,  con una consueta buona diffusione di Umanità Nova, Lotta di Classe e Kronstadt.
La manifestazione si è caratterizzata molto attorno ai temi della sanità (in Toscana stanno nascendo comitati popolari contro i tagli), della scuola e dell’Università.  Ma anche sul blocco salariale nel pubblico impiego e sul quasi blocco nel settore privato. Non ultimo il tema del diritto di sciopero attaccato dall’accordo del 31 maggio tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil.
Poi naturalmente l’opposizione alla guerra e la questione dei migranti. Lo slogan sicuramente più “gettonato”  della manifestazione è stato : “Se ci sono i disoccupati la colpa è dei padroni e non degli immigrati”.
Il corteo si è quindi concluso davanti alla sede di Confindustria con slogan e poi una assemblea conclusiva a microfono aperto.
Claudio Strambi
Foto da Firenze Today

Modena
modna 18 10 013
modna 18 10 013b
Dopo lo Sciopero e Presidio del 18 ottobre, il 19 presidio in Piazza Torre dell'Opposizione Sociale.

 Parma
Manifestazione davanti al Maggiore
Altre immagini da La Repubblica
Venerdì 18/10/'13 si è svolto il presidio davanti all'ospedale maggiore di Parma indetto dalla sezione locale USI in occasione dello sciopero generale. Fin dal primo mattino, diversi compagne e compagni (alla fine, almeno 70/80) si sono alternati al presidio, volantinando e informando col megafono le ragioni dello sciopero oltre ad evidenziare la difficile situazione della sanità, settore particolarmente toccato dalle ultime manovre finanziarie. La scelta di indire iniziative sul territorio si è dimostrata particolarmente felice, non solo perchè ha permesso un contatto diretto con la gente, ma anche perchè, per una volta, la copertura mediatica locale è stata notevole.

Video
  • https://www.dropbox.com/s/9sf6rmpd3z2c5th/sciopero_18-10.AVI
  • http://www.tvparma.it/Video/tg-parma---telegiornale/sciopero-sindacati-di-base--tante-adesioni-anche-a
  • http://www.parmatoday.it/cronaca/sciopero-generale-18-ottobre-ospedale.html

  • Pesaro
     
    Il Resto del Carlino: Sciopero sociale: 300 in corteo 'Stop sfruttamento e precarietà'

    Trieste
    Buona la partecipazione al presidio indetto dalla Federazione provinciale dell’USI-AIT. Per tutta la mattinata una quarantina di lavoratori e lavoratrici, precari e disoccupati, sono stati presenti all’iniziativa nella centrale piazza di Largo Barriera, addobbata per l’occasione con striscioni del sindacato, banchetto informativo e numerose bandiere. Oltre a iscritti all’USI-AIT c’erano anche singoli iscritti a Usb e Cobas (gli altri due sindacati di base presenti in città che però avevano organizzato pullman per andare alla manifestazione romana) e altri solidali. Centinaia i volantini distribuiti e ottima visibilità in una zona popolare trafficatissima. Si è dimostrata quindi azzeccata politicamente la scelta di puntare su manifestazioni (anche se piccole) a livello locale, per dare visibilità e radicamento territoriale allo sciopero e alle sue motivazioni. Presenti come sempre vari compagn* anarchici e libertari.
    Un compagno presente
    usi18ott 7

    usi18ott 1
    usi18ott 4
    usi18ott 2

    No comments:

    Post a Comment