4.25.2013

Non si smentiscono mai


non si smentiscono mai mini
 Il trio concertativo non si smentisce mai!

Ecco il volantino che in data odierna, verrà distribuito dal Coordinamento della sanità al presidio all'entrata del San Raffaele dove Cgil, Cisl e Uil avevano preannunciato una loro convocazione, dopo aver distribuito un volantino in cui attaccavano e prendevano le distanze dalla maggioranza delle RSU del San Raffaele. Successivamente essi hanno fatto sapere che spostavano il loro presidio, forse intimoriti dal precipitare degli eventi, davanti alla sede dell' AIOP, cioè l'associazione padronale della sanità.
La RSU del San Raffaele ha nel frattempo convocato i lavoratori fin dalle ore 8 in assemblea generale, aperta anche alle forze sociali esterne.



La giornata al San Raffaele di venerdì 19 aprile 2013

La giornata è iniziata con la convocazione della assemblea generale. Una assemblea molto partecipata ed emozionata che ha avuto una breve durata. Si è fatto il punto sulla situazione. Poi alcuni lavoratori e lavoratrici che avevano ricevuto la lettera di licenziamento hanno portato la loro testimonianza. Ciascuno di loro è stato accolto da un calorosissimo applauso e grida di incoraggiamento. Era una assemblea aperta a tutte le situazioni interessate. Si è poi snodato un lungo corteo dove campeggiava lo striscione del “coordinamento lavoratori della sanità”. Man mano che si proseguiva all’interno il corteo si arricchiva di bandiere del sindacalismo di base e dell’USI.
Giunti davanti all’entrata dell’accettazione le porte erano sbarrate da un numeroso contingente di polizia munita di scudi e manganelli.
La pressione dei lavoratori e delle lavoratrici è riuscita a sfondare una delle entrate alla sala dell’accettazione. Una lavoratrice è rimasta ferita ed è finita a terra dove ha atteso, sotto cura dei presenti, di essere trasportata al pronto soccorso. E’ stata data una comunicazione agli utenti che potevano recarsi a fare le prestazioni sanitarie direttamente senza passare dalle casse, che nel frattempo si erano chiuse. Anche l’azienda ha fatto comparire una scritta in cui avvisava la stessa cosa, aggiungendo che le fatture sarebbero state recapitate a casa.
L’occupazione di quello spazio da parte dei lavoratori e lavoratrici oltre ad essere un importante forma di lotta, per colpire l’azienda nel punto più sensibile, quello del mancato incasso, ha avuto anche il senso di sollecitare l’azienda a dare una risposta per aprire il tavolo delle trattative. Risposta che non è mai arrivata. Nel corso del presidio è stata data lettura di un comunicato del “coordinamento” che annunciava lo sciopero generale regionale della sanità per la giornata dell’8 maggio indetto dalle sigle unitarie del sindacalismo di base, elencando tutti i problemi rivendicati, dal ritiro dei licenziamenti al San Raffaele alle varie vertenze aperte nel settore della sanità.
Il tentativo da parte della “sinistra della Cgil” di far intervenire Cremaschi per spiegare che non tutta la Cgil ha un comportamento vergognoso come quello tenuto al San Raffaele, è stato interrotto. La cosa importante al momento è la lotta che stanno attuando i dipendenti del San Raffaele.


Rassegna stampa

San Raffaele, è saltata la tregua: nuovi scontri dipendenti-polizia

San Raffaele, ancora scontri tra polizia e lavoratori: accettazione occupata

S.Raffaele, nuovi scontri con la polizia. Dipendenti occupano l’accettazione

San Raffaele, i primi licenziati: "Ci hanno tolto la dignità"

 Milano, 17 aprile 2013    Ieri, martedì 16 aprile, 13 colleghi sono stati sul tetto dalle 9.30 alle 18.30, mentre gli altri lavoratori che hanno partecipato all’assemblea hanno fatto diverse incursioni in accettazione centrale e nelle Direzioni, per protestare contro i primi 40 licenziamenti: in queste ore si consuma lo stillicidio delle raccomandate che arrivano ai colleghi, con il licenziamento in tronco. Nessuno di loro deve sentirsi solo: continuiamo insieme con le azioni sindacali, per far pressione sulle istituzioni e sulla proprietà affinché vengano reintegrati i 40 licenziati e ritirata la procedura di licenziamento collettivo. Chiediamo che venga riaperto il tavolo della trattativa per valutare la reale situazione economica dell’azienda, conoscere il piano di rilancio e recuperare la contrattazione. Ciò che registriamo oggi è che per coprire i turni scoperti dai licenziamenti continua ad essere richiesto lavoro straordinario e doppi turni ai colleghi che restano. Sulle modalità della comunicazione del licenziamento, dobbiamo denunciare con forza che stanno dimostrando un ulteriore scadimento di civiltà arrivando fino alla comunicazione verbale fatta dai responsabili del servizio, che dovrebbero essere colleghi. I colleghi sono scesi dal tetto dopo l’impegno preso dai consiglieri regionali di opposizione e dagli assessori per favorire il dialogo, aprendo un tavolo in Regione sulla vertenza del San Raffaele. In questi giorni continueranno le azioni dei delegati, dei lavoratori licenziati, dei colleghi e di tutti coloro che esprimono solidarietà con chi è colpito da questo duro attacco ai diritti, ai salari, ai posti di lavoro, ad una cura e assistenza dignitosi.  VENERDì 19 APRILE DALLE ORE 8.00 ASSEMBLEA GENERALE  Con la disdetta dell’accordo sul diritto di assemblea e sciopero, non c’è più l’obbligo di stimbratura per partecipare all’assemblea e nemmeno bisogna garantire i minimi, se non quelli della domenica pomeriggio, come prevede la Legge. Tutti i lavoratori dei servizi chiusi la domenica pomeriggio possono partecipare.

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